Turismo Parma

Verybello a Parma- Pierre Auguste Renoir a Parma 10 Aprile- 13 Settembre 2015

Da pochi giorni è stato lanciato Verybello.it, progetto per la valorizzazione culturale attraverso il digitale promosso dal Ministero dei Beni Culturali. Fra le tante polemiche abbiamo scoperto che promuove la mostra Pierre Auguste Renoir aperta al pubblico da 10 Aprile al 13 Settembre 2015 alla Fondazione Magnani Rocca.

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Potrete visitare i capolavori di Renoir, Monet, Cézanne, Matisse, pittori celeberrimi che fecero della Costa Azzurra la patria d’elezione artistica, si incontrano nelle sale della pittura francese presso la Fondazione Magnani Rocca.

Presto online tutti i dettagli

Eccovi alcune offerte hotel a Parma da non perdere per un piacevole soggiorno nel cuore della città

Eat and Sleep Parma (2)

Storie di Parma “Guillame Du Tillot”, il ministro che diede a Parma una Cultura Europea

Siamo nuovamente alle prese con #storiediparma. Vogliamo parlarvi di un grande personaggio della storia del ducato che ha dato a Parma una Cultura Europea. Un Ministro dalla vita avventurosa. Un politico francese che ha attirato in città artisti ed intellettuali da tutta Europa dando vita all’Accademia di Belle Arti, alla Stamperia Reale, al Museo d’Antichità al potenziamento dell’Università di Parma, alla riorganizzazione della Biblioteca Pubblica di Parma e che a causa di uno scontro con Maria Amalia D’Austria fu prima esiliato, e dopo dovette fuggire in Spagna. Léon Guillaume Du Tillot  (Bayonne, 22 maggio 1711 – Parigi, 1774), ministro del Ducato di Parma e Piacenza,  personaggio illustre per la storia della città di Parma.

Guillaume Du Tillot (1)

Si formò a Parigi e terminati gli studi, si recò in Spagna presso la corte di Carlo III. Nel giugno 1749 venne trasferito da Parigi a Parma come osservatore e consigliere di Filippo.

Filippo, sempre grato del servizio offertogli da Guillaume, lo rese ministro dell’economia pubblica e degli affari esteri, conferendogli poi l’incarico di primo ministro nel 1759. Con le sue attività rese più fiorente il ducato sotto la guida di una buona amministrazione. Il 20 giugno 1764, essendo nominato Marchese di Felino, gli vengono affidate le terre di Felino e San Michele Tiorre.

Grazie al suo impegno nacquero l’Accademia di Belle Arti di Parma, il Museo d’antichità, la Stamperia reale e fu potenziata l’Università di Parma.
Allo scopo di attuare il suo ambizioso piano culturale e propagandistico cercò di attirare a Parma intellettuali e artisti, tra i quali Condillac, a cui fu affidata l’educazione del principino Ferdinando, Paolo Maria Paciaudi, che diventerà curatore della Biblioteca Palatina, il saluzzese Giovanni Battista Bodoni, tipografo destinato a divenire punto di riferimento dell’arte stampatoria in tutto il mondo, Jean-Baptiste Boudard, scultore che realizzò numerose delle opere plastiche tuttora sparse nel Giardino Ducale, ed Ennemond Petitot, l’architetto lionese a cui fu affidata la ristrutturazione urbanistica di molti punti della città: la chiesa di San Pietro (con il rifacimento della facciata), il Palazzo del Governatore in Piazza Grande, il Palazzo di Riserva dove si trovava il Teatro Ducale, il Casino dello Stradone (che prese in seguito il suo nome), e il Palazzo ducale del Giardino, risistemato proprio insieme a Boudard.
Nel 1756 Du Tillot chiamò a corte il gentiluomo francese Guillaume Rouby de Cals: inizialmente impiegato presso l’amministrazione delle finanze, divenne poi suo segretario particolare e direttore della prima fabbrica di tessuti militari e per la casa reale fondata a Borgo San Donnino. Tutti questi sforzi valsero alla città di Parma, in quel periodo, la definizione di Atene d’Italia, anche in virtù della grande espansione che vi trovò l’Arcadia (la cosiddetta “terza Arcadia”) in cui operò in primo luogo Carlo Innocenzo Frugoni. Du Tillot fece rinnovare il Giardino Ducale secondo il modello di Versailles.

Du Tillot ebbe sempre scontri con Maria Amalia d’Austria, duchessa di Parma che fin dal suo arrivo nel ducato italiano entrò in aperto contrasto con Du Tillot. Alla fine,grazie alla sua influenza sul debole marito, riuscì a farlo destituire ed arrestare La sua gestione laica e dichiaratamente filoilluministica del ducato parmense gli procurò duri conflitti con lo Stato Pontificio, sia per le nomine effettuate, sia circa i conferimenti di mandato, e soprattutto per via della soppressione dell’Inquisizione e dell’espulsione dei Gesuiti dal ducato. Con la nuova reggenza di Ferdinando di Borbone e l’arrivo di Maria Amalia d’Asburgo-Lorena, il suo operato cominciò a subire un severo riesame, che lo costrinse prima agli arresti domiciliari a Colorno, e poi alla fuga nel 19 novembre del 1771 verso la Spagna, per poi tornare in Francia dove morì nel 1774. Fu sostituito dallo spagnolo Jose de Liano nel ruolo di primo ministro del Ducato.

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Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri, Arte Contemporanea a Parma, Salone delle Scuderie, fino al 29 Marzo

Buongiorno,

oggi vogliamo parlarvi di una mostra d’arte contemporanea a Parma. Appassionati di Alberto Burri? Non perdetevi Fuoco Nero, mostra organizzata dallo Csac aperta al pubblico fino al 29 Marzo 2015.

Il titolo Fuoco nero perché si mette a confronto la sequenza di Aurelio Amendola che fotografa Burri mentre crea una Plastica col fuoco con il grande Cellotex di Alberto Burri, appunto nero, punto di partenza della mostra.

Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri

Lo CSAC dell’Università di Parma ha ricevuto in dono, circa 40 anni fa, un importante Cellotex (1975) di Alberto Burri. Attorno a questa opera per la mostra significativi pittori, scultori, fotografi, hanno donato un’opera riferibile alla ricerca di Alberto Burri. Fra essi Bruno Ceccobelli e Nunzio, Mimmo Paladino e Luca Pignatelli, Marcello Jori e Alberto Ghinzani, Pino Pinelli e Giuseppe Maraniello, Giuseppe Spagnulo e Emilio Isgrò, Attilio Forgioli e Mario Raciti, Medhat Shafik e Franco Guerzoni, Luiso Sturla e Renato Boero, Raimondo Sirotti e Davide Benati, Concetto Pozzati e Enzo Esposito, Gianluigi Colin e William Xerra. Agli artisti è stato anche chiesto di illustrare le ragioni per cui l’opera donata si collegava alla ricerca di Burri; anche queste loro parole appaiono un contributo storico significativo.

In mostra la ricostruzione delle  proposte di alcuni di molti protagonisti della ricerca sulla materia, Tavernari e Spinosa, di Pierluca e Morlotti, Mandelli e Bendini, Arnaldo Pomodoro e Zauli, Mattioli e Padova, Zoni, Lavagnino e Ruggeri, Olivieri e Vago, Guenzi e Carrino, Ferrari, Repetto, Chighine.

In mostra la fotografia avrà una parte significativa con le immagini di Aurelio Amendola che hanno suggerito il titolo della mostra. In esposizione le opere di Nino Migliori, di Mimmo Jodice, di Giovanni Chiaramonte, di Mario Cresci, lavori concettuali di Brigitte Niedermair e  attenti alla lingua dell’astrazione di Gianni Pezzani.

La mostra è curata da Arturo Carlo Quintavalle e proporrà oltre settanta dipinti e altrettante fotografie e ancora un gruppo di opere grafiche per un totale di 172 pezzi.

CSAC Centro studi e archivio della comunicazione dell’ Università di Parma – Viazza di Paradigna 1

Parma – tel. +39 0521033652

Sede Salone delle Scuderie, Palazzo della Pilotta
Piazzale Bodoni, 1
Parma (PR)
Orari:
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Come arrivare:
Il Salone delle Scuderie si trova all’interno di Palazzo Pilotta a due passi dalla stazione ferroviaria e alle spalle del lungoparma.

Bus n° 6, 7, 8, 9, 11, 12, 23.
Inaugurazione mostra sabato 20 dicembre alle 18.30.

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Parma cicloturismo fluviale ed itinerari ciclabili sulle tracce di Verdi

Appassionati di bicicletta, di cicloturismo e turismo sostenibile? Questo post fa per voi.
La Provincia di Parma è meta ideale per il cicloturismo grazie alle numerose piste ciclabili ed ai tanti itinerari fluviali.
Busseto, Colorno, Fontanellato, Mezzani, Polesine Parmense, Roccabianca, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna e Zibello sono tutti borghi dotati di piste ciclabili. La provincia ha un sistema di 21 ciclovie, delle quali molte toccano le aree vicine al Po. Con questo itinerario potrete fare uno splendido tour fra i segreti della bassa parmense, terre del maestro Giuseppe Verdi, visitare i castelli, le rocche, i borghi, perdervi fra le delizie eno- gastronomiche ed ammirare la bellezza del fiume Po.  Culaccia di Fontanellato, Culatello di Zibello, Salame di Felino, Spalla Cotta di San Secondo, Prosciutto di Parma, ecco alcune delle delizie tipiche nelle quali potrete imbattervi accompagnate da un bel bicchiere di Lambrusco o di Malvasia.

Tra Cadice ed Atene: BiciParmaPo
La Ciclovia BiciParmaPo fa parte del circuito EuroVelo 8, il percorso tutto mediterraneo che collega Cadice con Atene. Con i suoi 48,6 km, l’itinerario parte da Ongina per giungere nei pressi di Brescello, riuscendo a cogliere i diversi panorami del fiume Po, le sue golene e gli spiaggioni. Il porto turistico di Polesine è uno dei punti all’interno del percorso da cui è possibile imbarcarsi ed usufruire del servizio di trasbordo delle biciclette. L’itinerario comprende anche Zibello, patria del celebre culatello. Vi consigliamo di consultare per maggiori dettagli anche il sito Bicilandia.

Itinerario cicloturistico fluviale sulle tracce di Verdi

Punto di partenza: Stazione di Caorso
Punto di Arrivo: Stazione di Parma
Lunghezza totale: Km 125 complessivi
Durata: tre giorni
Dislivello: inesistente
Difficoltà: facile
Fondo: misto, in prevalenza asfaltato con alcuni brevi tratti in sterrato

Ecco l’itinerario in pillole

Tappe Primo giorno
Caorso – Monticelli d’Ongina: 8 km

Tappe secondo giorno
Zibello – Roccabianca – Soragna: 28 km

Tappe terzo giorno
Fontanellato – San Secondo Parmense: 8 km

E per visualizzare l’itinerario completo con tutti i dettagli, i borghi da visitare, i ristoranti, le informazioni i consigli per la viabilità cliccate qui!

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Ricetta delle Scarpette di Sant’Ilario.

Buongiorno da Parma!

Ci siamo domani 13 Gennaio è la festa di Sant’Ilario in città! E noi vi proponiamo la ricetta delle Scarpette di Sant’Ilario, dolce tipico che si prepara in città per l’occasione.

Sant'Ilario a Parma (2)

Ricetta delle Scarpette di Sant’Ilario

Ingredienti:
500 gr di farina
4 uova
250 gr di zucchero
150 gr di burro
vanillina, scorza grattata di limone
200 gr di zucchero a velo
colorante e perline dolci
Deve la sua forma a una leggenda secondo la quale vedendo il santo passare da Parma scalzo durante una giornata di neve, un calzolaio gli regalò impietosito un paio di scarpe. Il giorno dopo il calzolaio nel posto in cui erano collocate le scarpe donate, trovò un paio di scarpe d’oro.

Preparazione

Versate la farina sulla spianatoia, fate un cratere e versate gli ingredienti per l’impasto. Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, impastate 2 uova e 2 tuorli prendendo la farina dai bordi e aggiungete il burro, la scorza grattugiata del limone e la vanillina.
Quando il composto sarà compatto, stendetelo con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di 5 mm. Tagliate la pasta in modo da formare tante scarpette.
Ungete una teglia, adagiate i biscotti e cuocete in forno a temperatura media finchè non avranno formato una crosta dorata (circa 30′).
Nel frattempo preparate la glassa: mettete in una terrina lo zucchero a velo e qualche cucchiaino d’acqua, rimestando con una spatola di legno. Quando il composto avrà raggiunto la giusta consistenza unitevi qualche goccia di colorante di pasticceria.
A cottura avvenuta togliete i biscotti dal forno, copriteli con la glassa e ornateli con le perline dolci. Servite con una bottiglia di malvasia dolce fresca.

Abbiamo potuto scrivere questo post che valorizza la tradizione della città di Parma grazie ad un Hotel che ama la città e che ci finanzia. Lo stesso albergo propone tariffe, pacchetti ed offerte speciali adatti alle tante esigenze dei numerosi viaggiatori di Parma!

Se vuoi saperne di più contatta la reception del gruppo e spiega loro che hai letto questo post e che sei a conoscenza delle offerte speciali proposte.

Buonagiornata!

Weekend a Parma 9, 10 e 11 gennaio con Tutti Matti Sotto Zero!

E’ in arrivo il Weekend a Parma. E noi rispondiamo alla vostra domanda ( perchè lo so che la pensate) su cosa poter fare a Parma il week end. Una proposta da fare l’abbiamo. Weekend a Parma con Tutti Matti Sotto Zero il 9, 10 e l’11 gennaio! Tutti Matti Sotto Zero è una compagnia che sembra provenire da un altro mondo. Un mondo quasi lontano, giocoso, irriverente e a tratti romantico. Circo contemporaneo in tendone nel Parco della Cittadella a Parma.

Andate a far un giro, lo vedrete con i vostri occhi e non ve ne pentirete….

Ecco gli appuntamenti:

9 gennaio venerdì
h 21 Baccalà Clown Pss Pss 1 h
h 22.30 Boogie Airlines concerto 1 h 30′
10 gennaio sabato
h 16 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
h 21 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
11 gennaio domenica
h 16 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
h 21 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′

Se cercate pacchetti e tariffe convenienti per un weekend a Parma cliccate qui!

E se desiderate fare quattro passi in città fra musica e ricordi ecco un itinerario musicale che fa per voi cliccate qui!

Come sempre una buonagiornata a voi!

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Filottete al Teatro Due, Ghianni Ritsos Quarta Dimensione, II e III ciclo dal 14 al 30 Gennaio

Filottete al Teatro Due a Parma dal 14 al 30 Gennaio 2015. Per l’occasione il gruppo PIU Hotels ha ideato una proposta soggiorno con biglietto omaggio. Per maggiori informazioni sulla proposta PIU Hotels & Teatro Due Stay and Culture cliccate qui.

Il mito di Filottete conobbe numerose elaborazioni, tra cui quelle di Omero, Eschilo, Sofocle ed Euripide. L’omonima tragedia di Sofocle, composta nel 409 a.C., la cui trama è ripresa direttamente dall’Iliade, è fondata sul contrasto fra il carattere subdolo e falso di Ulisse e quello generoso e leale di Neottolemo (figlio di Achille e di Deidamia, morta suicida). I due guerrieri sono inviati dagli Achei in missione sull’isola di Lemno, dove fu abbandonato Filottete dieci anni prima dagli stessi Achei su consiglio di Ulisse a causa di una ferita nauseabonda che ammorbava l’aria, provocata dal morso di un serpente sacro, forse come punizione per aver svelato il luogo in cui Eracle era stato cremato (fu Filottete, infatti, sul monte Eta, l’unico disposto ad aiutarlo a morire). In cambio, il semidio gli donò il proprio arco e le magiche frecce. Queste armi (secondo il vaticinio dell’indovino Eleno), assieme al ritorno in campo dell’esiliato arciere a fianco del figlio di Achille, avrebbero causato la caduta di Troia e dato la vittoria ai Greci.

La scena è Lemnos, calcinata di lava vulcanica, e nel Filottete di Ritsos non risuona la parola del combattente marchiato dal morso del serpente sacro che gli ha inoculato doti visionarie; questi è silente.

La voce del soliloquio è di un ragazzo: Neottolemo, il giovane, la recluta (o, come si diceva nel greco antico, un neoptòlemos, un apprendista di guerra). È lì senza nessuno che lo accompagni nella missione di strappare al vecchio le sue armi. C’è il rispetto delle formalità militari da parte di Neottolemo (si rivolge a un anziano, a un guerriero con più esperienza); da subito, però, le sue parole rivelano una generazione temprata e anche consapevole di combattere per “una gloria della quale avrebbe fatto a meno”, che ha “pagato debiti e ipoteche altrui”, che ha ricevuto in eredità modelli troppo grandi senza averli chiesti, in uno stato di guerra perenne, nella sensazione costante di un saccheggio muto del futuro, senza poter più distinguere gli amici dai nemici, senza più né ricordi né domande.

Per Neottolemo, la decisione di ritirarsi di Filottete è la vera ribellione, l’unica possibile arma per resistere, per esistere; ma la libertà diventa costrizione, chiusura, allontanamento profondo e doloroso, se non la si riconduce nel mondo e nella Storia, se il passato non sostiene il futuro.

CALENDARIO RAPPRESENTAZIONI II E III CICLO

14 gennaio 2015, ore 21 – Crisotemi e Filottete

15 gennaio 2015, ore 18.30 – Crisotemi e Filottete

16 gennaio 2015, ore 21.00 – Crisotemi e Filottete

17 gennaio 2015, ore 18.00 – Oreste e Persefone

ore 19.30 – Filottete e Crisotemi

18 gennaio 2015, ore 17.00 – Filottete e Crisotemi

ore 18.30 – Persefone e Oreste

22 gennaio 2015, ore 18.30  – Delfi e Filottete

ore 20.00  – Oreste, Crisotemi e Persefone

23 gennaio 2015, ore 20.30  – Filottete, Persefone, Oreste

29 gennaio 2015, ore 18.30  – Delfi, Filottete, Oreste

30 gennaio 2015, ore 21.00  – Persefone e Filottete

Offerta Teatro Due & PIU Hotels Stay and Culture

Una specie di Alaska, Teatro Due Parma 20 e 21 Gennaio

Una specie di Alaska in scena al Teatro Due a Parma il 20 e 21 Gennaio. Per l’occasione PIU Hotels propone biglietto free per chi prenota il soggiorno in tale data.

Una specie di Alaska è una commedia terribile, un incubo, dura come una relazione scientifica e struggente come un mélo. Ispirata all’opera Risvegli di Oliver Sacks, in cui racconta le esperienze dei suoi pazienti affetti dell’encephalitis letargica, l’opera di Pinter si concentra su Deborah, una ragazzina rimasta ‘addormentata’ per quasi trent’anni. Al suo risveglio è convinta di andare alla festa del suo compleanno, con il vestito che la mamma gli ha preparato; ma non c’è nessuna festa, non ci sono più né padre né madre, c’è solo una donna ‘vecchia’ di quarantacinque anni, lei stessa.
 Ad aiutarla nel suo nuovo contatto con il mondo ci sono la sorella Pauline e un amico di famiglia, il dottor Hornby, che ha sperimentato la medicina (la l-dopa) su di lei.

Gli spettatori divengono i ravvicinati testimoni nella camera d’ospedale in cui si svolge la storia. Sara Bertelà (premio Le Maschere del Teatro 2013 come migliore attrice protagonista per lo spettacolo Exit di Fausto Paravidino), nei panni di Deborah, affiancata da Orietta Notari e Nicola Pannelli, conduce il pubblico in un clima sospeso – “… in una specie di Alaska”, per l’appunto – tra un presente assurdo dove non riesce a collocarsi e quel tempo ‘bianco’ e freddo, non vissuto e rubato, che non tornerà più.
Torna una sconvolgente regia di Valerio Binasco, reduce dallo straordinario successo dei suoi ultimi spettacoli shakespeariani: il regista ci conduce nella misteriosa dimensione del tempo, che scorre e si trasforma, anche nel silenzio del coma. Essenziale, poetico, struggente, a tratti ironico, lo spettacolo di Binasco ci mostra “il destino degli uomini, cui il tempo perduto vivendo serve solo a prepararsi alla resa. Questo è l’unico vantaggio che Pauline e Hornby hanno sulla piccola Debby. Un vantaggio enorme. E inutile.”

Con Sara Bertelà, Nicola Pannelli e Orietta Notari allestimento scenico Nicolas Bovay
Costumi Catia Castellaniregia Valerio Binasco
Produzione Nidodiragno

Per saperne di più sulla straordinaria offerta ecco il link:

www.piuhotels.it/offerte-speciali-parma/teatro-due-parma-offerta-speciale

Cosa aspetti? Prenota il tuo posto in prima fila!

Offerte Hotel a Parma da non perdere!

Buon pomeriggio da Parma,

siete in cerca di offerte Hotel e Residences a Parma? ed allora vi segnaliamo un sito da non perdere! Prendete nota…Il gruppo PIU Hotels a Parma offre tariffe promozionali, pacchetti, weekend romantici, food weekend alla scoperta del territorio da non perdere! Accedervi è semplice, basta solo digitare il link www.piuhotels.it e cliccare su Offerte Speciali per accedere al pacchetto adatto alle vostre esigenze per un piacevole soggiorno a Parma.

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Tante le soluzioni proposte fra la Residenza Cavour, il Residence Liberty, il Residence Le Cupole, l’Astoria Residence Hotel, il Castello di Felino. Il Ristorante San Barnaba delizia gli Ospiti del gruppo con delizie e sapori di Parma. La reception del gruppo che ha sede nell’Astoria Residence Hotel è sempre aperta 24 ore su 24 per accogliere e fornire informazioni per rendere semplice e piacevole la vostra permanenza.

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PIU Hotels è di più, offre aggiornamento costante sulle iniziative del territorio, sulle novità enogastronomiche, sugli eventi culturali e sulla storia della città. PIU Hotels è il gruppo che finanzia il nostro blog ParmaMorethanFood per storytelling, aggiornamenti ed informazioni sul territorio in tempo reale. Con PIU Hotels hai la città di Parma in pugno.

PIU Hotels ama Parma, è sponsor dei Panthers e di iniziative culturali ed artistiche del territorio come Traiettorie. Convenzionato con la programmazione culturale del Teatro Due, PIU Hotels è sede di mostre con le iniziative del Mac Parma nella celebre location del Castello di Felino e nella spazio arte dell’Astoria. PIU Hotels ospita presentazione del libro di autori emergenti e sostiene i giovani creativi della città.

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A Parma scegli PIU Hotels servizio impeccabile, calda accoglienza e premure ti faranno sentire come a casa. Non ti lasceranno mai solo

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Sebastiano Ricci a Parma “La Comunione di Santa Lucia”, Chiesa di Santa Lucia

E’ da poco trascorso la festa di Santa Lucia e noi vogliamo parlarvi di una piccola chiesa in centro a Parma, la Chiesa di Santa Lucia in Strada Cavour che possiede un tesoro davvero inestimabile,  “La Comunione di Santa Lucia”, affresco di Sebastiano Ricci del 1730.

Sebastiano Ricci condensa il racconto, come in un’istantanea, nel momento più saliente, quello dell’atto del dipingere, quando si determina quel continuo passaggio di sguardi fra il sacerdote e la santa, sotto gli occhi vigili degli spettatori. Sebastiano Ricci nasce a Belluno nel 1659 ed inizia la sua formazione artistica a Venezia. Considerato una delle figure principali della rinascita della Pittura Veneta del 1700, ha imparato a dipingere studiando i lavori di Paolo Veronese e di altri pittori italiani del 1500 che erano i suoi veri maestri, influenzando a sua volta i pittori della nuova generazione, come Giambattista Tiepolo. A 22 anni  fu ritenuto responsabile di un tentativo di omicidio e scappa a Bologna, dove però non vi si stabilisce, preferendo mantenersi costantemente in movimento.Per quindici anni Sebastiano Ricci conduce una vita itinerante, lavorando in varie città italiane a Bologna, Roma, Modena, Firenze e Parma, prima di andare a Vienna a lavorare nel Castello di Schönbrunn. Tornato a casa nel 1696, preceduto dalla fama di grande decoratore oltre che di pittore ad olio molto piacevole, riceve molte commissioni importanti a Venezia ed a Firenze. Nel 1711, 1712, il pittore lavora in Inghilterra con il nipote Marco, anche lui pittore affermato e crea, per l’aristocrazia inglese, luminose opere decorative, confermando la sua fama internazionale. Sebastiano e Marco Ricci restano a Londra fino al completamento della decorazione della cupola di St Paul’s e dell’Hampton Court Palace (1716). Sulla via del ritorno, il pittore si ferma a Parigi ed incontra il pittore rococò Jean Antoine Watteau, nel cui studio copia alcuni disegni che completerà ad olio in Italia.

Per visitare la Chiesa di Santa Lucia dove si trova l’affresco del pittore cliccate qui

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