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Verybello a Parma- Pierre Auguste Renoir a Parma 10 Aprile- 13 Settembre 2015

Da pochi giorni è stato lanciato Verybello.it, progetto per la valorizzazione culturale attraverso il digitale promosso dal Ministero dei Beni Culturali. Fra le tante polemiche abbiamo scoperto che promuove la mostra Pierre Auguste Renoir aperta al pubblico da 10 Aprile al 13 Settembre 2015 alla Fondazione Magnani Rocca.

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Potrete visitare i capolavori di Renoir, Monet, Cézanne, Matisse, pittori celeberrimi che fecero della Costa Azzurra la patria d’elezione artistica, si incontrano nelle sale della pittura francese presso la Fondazione Magnani Rocca.

Presto online tutti i dettagli

Eccovi alcune offerte hotel a Parma da non perdere per un piacevole soggiorno nel cuore della città

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24/25 Gennaio Weekend a Parma

Cosa consigliamo di fare questo weekend del 23/24 Gennaio a Parma?

Visitate la mostra Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri, Arte Contemporanea a Parma al  Salone delle Scuderie aperta fino al 29 Marzo ( per maggiori dettagli cliccate qui http://bit.ly/1Jt3jDE)

Pranzate in una trattoria tipica di Parma  come i ” Corrieri” ad esempio (  in città ci sono tantissime altre deliziose trattorie, avrete l’imbarazzo della scelta)

Dopo passeggiate in giro per la città così senza una meta ben precisa. Se proprio desiderate programmare ecco gli itinerari insoliti consigliati

Per la notte prenotate in centro città presso l’Astoria Residence Hotel e tenete sempre d’occhio le sue offerte speciali per una buona permanenza in città.

Buon Weekend da ParmaMorethanFood

Storie di Parma “Guillame Du Tillot”, il ministro che diede a Parma una Cultura Europea

Siamo nuovamente alle prese con #storiediparma. Vogliamo parlarvi di un grande personaggio della storia del ducato che ha dato a Parma una Cultura Europea. Un Ministro dalla vita avventurosa. Un politico francese che ha attirato in città artisti ed intellettuali da tutta Europa dando vita all’Accademia di Belle Arti, alla Stamperia Reale, al Museo d’Antichità al potenziamento dell’Università di Parma, alla riorganizzazione della Biblioteca Pubblica di Parma e che a causa di uno scontro con Maria Amalia D’Austria fu prima esiliato, e dopo dovette fuggire in Spagna. Léon Guillaume Du Tillot  (Bayonne, 22 maggio 1711 – Parigi, 1774), ministro del Ducato di Parma e Piacenza,  personaggio illustre per la storia della città di Parma.

Guillaume Du Tillot (1)

Si formò a Parigi e terminati gli studi, si recò in Spagna presso la corte di Carlo III. Nel giugno 1749 venne trasferito da Parigi a Parma come osservatore e consigliere di Filippo.

Filippo, sempre grato del servizio offertogli da Guillaume, lo rese ministro dell’economia pubblica e degli affari esteri, conferendogli poi l’incarico di primo ministro nel 1759. Con le sue attività rese più fiorente il ducato sotto la guida di una buona amministrazione. Il 20 giugno 1764, essendo nominato Marchese di Felino, gli vengono affidate le terre di Felino e San Michele Tiorre.

Grazie al suo impegno nacquero l’Accademia di Belle Arti di Parma, il Museo d’antichità, la Stamperia reale e fu potenziata l’Università di Parma.
Allo scopo di attuare il suo ambizioso piano culturale e propagandistico cercò di attirare a Parma intellettuali e artisti, tra i quali Condillac, a cui fu affidata l’educazione del principino Ferdinando, Paolo Maria Paciaudi, che diventerà curatore della Biblioteca Palatina, il saluzzese Giovanni Battista Bodoni, tipografo destinato a divenire punto di riferimento dell’arte stampatoria in tutto il mondo, Jean-Baptiste Boudard, scultore che realizzò numerose delle opere plastiche tuttora sparse nel Giardino Ducale, ed Ennemond Petitot, l’architetto lionese a cui fu affidata la ristrutturazione urbanistica di molti punti della città: la chiesa di San Pietro (con il rifacimento della facciata), il Palazzo del Governatore in Piazza Grande, il Palazzo di Riserva dove si trovava il Teatro Ducale, il Casino dello Stradone (che prese in seguito il suo nome), e il Palazzo ducale del Giardino, risistemato proprio insieme a Boudard.
Nel 1756 Du Tillot chiamò a corte il gentiluomo francese Guillaume Rouby de Cals: inizialmente impiegato presso l’amministrazione delle finanze, divenne poi suo segretario particolare e direttore della prima fabbrica di tessuti militari e per la casa reale fondata a Borgo San Donnino. Tutti questi sforzi valsero alla città di Parma, in quel periodo, la definizione di Atene d’Italia, anche in virtù della grande espansione che vi trovò l’Arcadia (la cosiddetta “terza Arcadia”) in cui operò in primo luogo Carlo Innocenzo Frugoni. Du Tillot fece rinnovare il Giardino Ducale secondo il modello di Versailles.

Du Tillot ebbe sempre scontri con Maria Amalia d’Austria, duchessa di Parma che fin dal suo arrivo nel ducato italiano entrò in aperto contrasto con Du Tillot. Alla fine,grazie alla sua influenza sul debole marito, riuscì a farlo destituire ed arrestare La sua gestione laica e dichiaratamente filoilluministica del ducato parmense gli procurò duri conflitti con lo Stato Pontificio, sia per le nomine effettuate, sia circa i conferimenti di mandato, e soprattutto per via della soppressione dell’Inquisizione e dell’espulsione dei Gesuiti dal ducato. Con la nuova reggenza di Ferdinando di Borbone e l’arrivo di Maria Amalia d’Asburgo-Lorena, il suo operato cominciò a subire un severo riesame, che lo costrinse prima agli arresti domiciliari a Colorno, e poi alla fuga nel 19 novembre del 1771 verso la Spagna, per poi tornare in Francia dove morì nel 1774. Fu sostituito dallo spagnolo Jose de Liano nel ruolo di primo ministro del Ducato.

Per visitare Parma visitate il network delle strutture ricettive dove trovare tariffe e promozioni adatte a tutte le vostre esigenze!

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Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri, Arte Contemporanea a Parma, Salone delle Scuderie, fino al 29 Marzo

Buongiorno,

oggi vogliamo parlarvi di una mostra d’arte contemporanea a Parma. Appassionati di Alberto Burri? Non perdetevi Fuoco Nero, mostra organizzata dallo Csac aperta al pubblico fino al 29 Marzo 2015.

Il titolo Fuoco nero perché si mette a confronto la sequenza di Aurelio Amendola che fotografa Burri mentre crea una Plastica col fuoco con il grande Cellotex di Alberto Burri, appunto nero, punto di partenza della mostra.

Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri

Lo CSAC dell’Università di Parma ha ricevuto in dono, circa 40 anni fa, un importante Cellotex (1975) di Alberto Burri. Attorno a questa opera per la mostra significativi pittori, scultori, fotografi, hanno donato un’opera riferibile alla ricerca di Alberto Burri. Fra essi Bruno Ceccobelli e Nunzio, Mimmo Paladino e Luca Pignatelli, Marcello Jori e Alberto Ghinzani, Pino Pinelli e Giuseppe Maraniello, Giuseppe Spagnulo e Emilio Isgrò, Attilio Forgioli e Mario Raciti, Medhat Shafik e Franco Guerzoni, Luiso Sturla e Renato Boero, Raimondo Sirotti e Davide Benati, Concetto Pozzati e Enzo Esposito, Gianluigi Colin e William Xerra. Agli artisti è stato anche chiesto di illustrare le ragioni per cui l’opera donata si collegava alla ricerca di Burri; anche queste loro parole appaiono un contributo storico significativo.

In mostra la ricostruzione delle  proposte di alcuni di molti protagonisti della ricerca sulla materia, Tavernari e Spinosa, di Pierluca e Morlotti, Mandelli e Bendini, Arnaldo Pomodoro e Zauli, Mattioli e Padova, Zoni, Lavagnino e Ruggeri, Olivieri e Vago, Guenzi e Carrino, Ferrari, Repetto, Chighine.

In mostra la fotografia avrà una parte significativa con le immagini di Aurelio Amendola che hanno suggerito il titolo della mostra. In esposizione le opere di Nino Migliori, di Mimmo Jodice, di Giovanni Chiaramonte, di Mario Cresci, lavori concettuali di Brigitte Niedermair e  attenti alla lingua dell’astrazione di Gianni Pezzani.

La mostra è curata da Arturo Carlo Quintavalle e proporrà oltre settanta dipinti e altrettante fotografie e ancora un gruppo di opere grafiche per un totale di 172 pezzi.

CSAC Centro studi e archivio della comunicazione dell’ Università di Parma – Viazza di Paradigna 1

Parma – tel. +39 0521033652

Sede Salone delle Scuderie, Palazzo della Pilotta
Piazzale Bodoni, 1
Parma (PR)
Orari:
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Come arrivare:
Il Salone delle Scuderie si trova all’interno di Palazzo Pilotta a due passi dalla stazione ferroviaria e alle spalle del lungoparma.

Bus n° 6, 7, 8, 9, 11, 12, 23.
Inaugurazione mostra sabato 20 dicembre alle 18.30.

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Covi Verdiani a Parma, la storia del Club dei 27

Sapete cosa sono i Covi Verdiani ?

Se venite a Parma non potete non visitarli. I Covi Verdiani sono dei luoghi dove si ritrovano gli appassionati di Verdi e della musica lirica. A Parma ne esistono tanti e vi racconteremo le storie di ognuno di loro. Oggi iniziamo dalla storia del Club 27. 

Nel 1958 alla “Grotta Mafalda”, un bar  del centro dove abitualmente si riuniscono diversi frequentatori del vicino Teatro Regio e dove di discute di opera lirica e di cantanti con un’attenzione particolare alle opere di Giuseppe Verdi, nasce un’associazione di Appassionati Verdiani.
Il nuovo sodalizio si chiama Gruppo Appassionati Verdiani “Grotta Mafalda”, dal nome del locale nella cui cantina i ventisette affiliati si riuniscono; è proprio in questa cantina che si tiene la prima riunione del gruppo, riunione fatidica che assegnerà ad ogni socio il titolo di un’opera del Maestro, titolo che rimarrà per sempre di suo appannaggio e che passerà ad un nuovo socio solo in caso di uscita dall’associazione per cause sia volontarie che “naturali”.

Subito il “Covo Verdiano”, così viene chiamato, vede la visita dei nomi più importanti della lirica: Tebaldi, Corelli, Del Monaco, Domingo, Milnes e tanti altri, diventando un punto di riferimento nel mondo della lirica. Del gruppo comincia ad interessarsi anche la stampa ed i media nazionali (resta memorabile uno splendido articolo scritto da Enzo Tortora, allora giornalista del Resto del Carlino, dal titolo intrigante “Permette ? Sono Traviata…”).

Dopo aver cambiato sede, dalla vecchia “Grotta Mafalda”, sempre nella cantina, il gruppo, nel 1974 decide di non dover più dipendere da un locale pubblico, con evidenti e legittime necessità nei confronti di una normale clientela, e quindi cerca una sede autonoma. Trovata quest’ultima in una vecchia cantina nella centralissima Via Farini, il gruppo decide anche di abbandonare il vecchio nome e diventerà così il “GRUPPO APPASSIONATI VERDIANI – CLUB DEI 27”.

Dopo questo periodo nascono alcune delle più significative iniziative del Club, soprattutto l’ideazione dell’onorificenza “Cavaliere di Verdi”, che viene conferita a quei personaggi che nella loro attività hanno tenuto alto e portato in tutto il mondo il nome e le opere del Maestro, e, nel 1985 la prima edizione del premio “Tu conosci Verdi ?” riservato alle classi quinte delle scuole elementari di Parma e provincia. Il concorso è tutt’ora attivo ed è arrivato a vedere la partecipazione, di oltre mille alunni. Sull’onda del successo del concorso oggi i rappresentanti del Club vanno sistematicamente nelle scuole di Parma, dalle materne alle medie, a parlare ai bambini ed ai ragazzi della figura e delle opere di Giuseppe Verdi.

Con il passar degli anni e con l’esigenza di nuovi maggiori spazi e, soprattutto, più al passo con le norme di sicurezza, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco di Parma Elvio Ubaldi, il Gruppo si è trasferito nella attuale sede, situata nei sotterranei (questa rimane sempre una prerogativa del club) di Palazzo Cusani, ospite della Casa della Musica di Parma.

Se volete saperne di più ecco il loro sito web e i contatti

www.clubdei27.com

Per saperne di più su Offerte Hotel e pacchetti weekend per visitare Parma cliccate qui

Vi parleremo presto di altri Covi Verdiani… intanto buonagiornata o buonaserata ( dipende in che momento della giornata leggete il post).

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La reception di un Hotel di Parma consiglia Animha, mostra di fotografia, inaugurazione 24 gennaio ore 18

Da voci di una reception d’albergo a Parma si consiglia Animha, mostra di fotografia con inaugurazione 24 gennaio ore 18.

Fotografia su pellicola in bianco e nero di Pietro Bandini organizzata da Un Type

Animha. Il bianco e nero delle fotografie sembra lasciare davanti agli occhi un’immagine vissuta, triste e malinconica. Corpi messi in posa colti in un istante scelto per cercare di testimoniare l’emozione sfuggente di qualcosa di profondo. Qualcosa che si vuole dire. Interpretare è la sfida osservando il tutto nei minimi dettagli.

Pietro Bandini vive, lavora e pensa attorno a Parma. Da sempre interessato a fotografia, musica e arti visive, dal 1996 è fotografo ufficiale del Parma Jazz Frontiere Festival, e da allora inizia un viaggio fotografico nel mondo della musica creativa, sempre cercando di privilegiarne gli aspetti umani ed emozionali. Partecipa a numerosi workshop con i grandi esponenti della fotografia musicale di tutto il mondo e segue vari eventi e festival di musica in Italia e all’estero. Collaboratore per anni della rivista Jazzit e del Festival Internazionale della Chitarra Niccolò Paganini, nel 2004 è socio fondatore dell’agenzia fotografica di cultura e spettacolo Phocus Agency. Sempre nel 2004 viene pubblicato il suo primo libro per immagini, Zone, imperniato sulle categorie del “sentire” umano (e animale). Nel 2008 esce invece The book is on the table, un lavoro monografico sul Jazz festival di Parma. Dal 2011 iniziano in varie città le mostre personali e collettive nel settore della fotografia artistica contemporanea, campo in cui da anni porta avanti una personale ricerca dell’immagine lavorando su pellicola in bianco e nero e privilegiando la luce naturale.

UnType
Strada San Nicolò, 7 Parma

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Jazz a Parma? Con lo Zerbini Jazz Club ogni Martedì Musica Jazz a Parma.

Jazz a Parma? Dalle voci di una Reception d’albergo a Parma ci viene comunicato che ogni martedì sera in città jazz live show a Parma grazie all’attività dello Zerbini Jazz Club. Ogni martedì musicisti jazz si esibiscono dal vivo regalando emozioni e performance di grande livello allo Zerbini Jazz Club a Parma.

Questo martedì 13 gennaio a Parma ci esibirà Mattia Cigalini, giovanissimo sassofonista (classe 1989) che dal 2008 riceve ricevuto importantissimi riconoscimenti come “Migliore nuovo talento” e il Premio Internazionale Massimo Urbani.

Il suo ultimo album “Beyond” (CAM JAZZ) contiene brani di Lady Gaga, Rihanna, Shakira, Jennifer Lopez, Black Eyed Peas, e pezzi scritti dal musicista stesso.

Il progetto è stato presentato al Festival Internazionale di Münster  in Germania, registrando il sold-out.

Dal 2013 è Direttore Artistico di “Val Luretta Jazz Festival”, Festival Jazz che si svolge ad Agazzano (PC), suo paese di residenza.

Per essere sempre aggiornati sugli eventi jazz a Parma visitate il sito:

www.arcizerbini.it

Per maggiori informazioni:

tel. 0521.1991309
cell. 328.2583225 – 338.9273508
email: arcizerbini@gmail.com
web: http://www.arcizerbini.it/

Assolutamente consigliato!

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Funkilario a Parma, Circolo Arci Colombofili, 12 Gennaio ore 21

Vi abbiamo già parlato della tradizionale festività di Sant’Ilario a Parma, patrono della città di Parma.

Avete bisogno di un buon motivo per affrontare questo lunedì con un sorriso? Eccolo, stasera ci sarà il Funkilario a Parma con il concerto dei Cinzano Five! Funkilario si terrà al circolo arci colombofila.

CINZANO FIVE: orchestra composta da nove elementi che propone un cocktail di funk, lounge, jazz e beat, una musica dal sound «vintage» che reinterpreta i maestri del primo easy listening, come Stanley Turrentine, Grant Green, Lou Donaldson, Eumir Deodato.

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Weekend a Parma 9, 10 e 11 gennaio con Tutti Matti Sotto Zero!

E’ in arrivo il Weekend a Parma. E noi rispondiamo alla vostra domanda ( perchè lo so che la pensate) su cosa poter fare a Parma il week end. Una proposta da fare l’abbiamo. Weekend a Parma con Tutti Matti Sotto Zero il 9, 10 e l’11 gennaio! Tutti Matti Sotto Zero è una compagnia che sembra provenire da un altro mondo. Un mondo quasi lontano, giocoso, irriverente e a tratti romantico. Circo contemporaneo in tendone nel Parco della Cittadella a Parma.

Andate a far un giro, lo vedrete con i vostri occhi e non ve ne pentirete….

Ecco gli appuntamenti:

9 gennaio venerdì
h 21 Baccalà Clown Pss Pss 1 h
h 22.30 Boogie Airlines concerto 1 h 30′
10 gennaio sabato
h 16 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
h 21 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
11 gennaio domenica
h 16 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′
h 21 Collettivo Paniko Cabaret degli affamati 1 h 30′

Se cercate pacchetti e tariffe convenienti per un weekend a Parma cliccate qui!

E se desiderate fare quattro passi in città fra musica e ricordi ecco un itinerario musicale che fa per voi cliccate qui!

Come sempre una buonagiornata a voi!

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Un itinerario musicale e teatrale a Parma

Buongiorno,

volete conoscere Parma in maniera insolita? Ecco per voi  un itinerario musicale e teatrale che vi porterà a spasso per la città fra musica e ricordi!

Un itinerario musicale e teatrale a

Iniziamo dal Teatro Regio di Parma cuore pulsante della cultura della città. Fermatevi di fronte la facciata. Osservate il portico architravato sostenuto da dieci colonne di granito di ordine ionico, sormontato da un doppio ordine di finestre da due bassorilievi raffiguranti la Fama (opere dello scultore parmense Francesco Bandini) e da un timpano triangolare raffigurante la Lira. Il progetto e la realizzazione si devono a Nicola Bettoli, che edifica il teatro fra il 1821-29, su commissione di Maria Luigia. L’interno del Teatro è decorato dall’artista Gerolamo Magnani. Il soffitto e il sipario sono opera di Gianbattista Borghesi. Il teatro fu inaugurato il 16 maggio 1829 con l’opera Zaira di Vincenzo Bellini.

Dirigetevi presso il Piazzale della Pace ed osservate il Monumento a Verdi, inaugurato il 22 novembre 1920. Un tempo formato da un grande emiciclo in stile neoclassico, ricco di tante statue, davanti alla stazione ferroviaria. Smembrato dopo i bombardamenti del 1944, anche per l’incuria di quei giorni, è attualmente visibile solo una parte nell’angolo  sud di Piazzale della Pace vicino alle imponenti mura della Pilotta e all’Ara dello Ximenes che ricorda episodi della vita del Maestro.

La Casa della Musica è nata nel Palazzo Cusani, nell’ex Palazzo della zecca, in occasione delle celebrazioni del centenario verdiano del 2001. Contiene l’Archivio del Teatro Regio, il CIRPM. Al centro del pregevole cortile sta la bronzea statua di Ercole e Anteo, denominata dai parmigiani “i du brasse”, fusa nel 1687 per la fontana del Palazzo Ducale del giardino. Di fronte vi è la bellissima chiesa di San Francesco, ex carcere, in attesa di un definitivo restauro. Di fronte al Piazzale antistante troverete La Casa del Suono, che racconta la rivoluzione del suono fra tecnologia e cultura. Un piccolo tesoro da scoprire dove viaggiare fra la storia del suono e della musica.  Assolutamente da non perdere.
Potete visitare la Casa natale di Toscanini, nell’Oltretorrente, museo  che ospita arredi e ricordi del maestro e della sua famiglia. Qui potrete ascoltare video, registrazioni inedite e prove d’orchestra da lui dirette. È arricchita da donazioni di cantanti amati e stimati da Toscanini stesso, fra le quali quella di Aureliano Pertile.

Il percorso prosegue con la visita al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, punto di riferimento prestigioso per i giovani musicisti e cantanti italiani e stranieri. Ospita gli studi di Boito e Toscanini, sale per concerti ed è dotato di uno splendido chiostro. Completa il Conservatorio l’antica chiesa del Carmine.

Per un itinerario musicale degno del suo nome dovete visitare l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani in strada della Repubblica n° 56. All’interno troverete una ricca biblioteca di pubblicazioni dedicate a Verdi, alla cultura e all’arte del suo tempo. L’archivio mette a disposizione dei melomani di tutto il mondo partiture originali. L’itinerario musicale tradizionale si completa con incontri nei famosi Covi Verdiani, i caratteristici locali dove si trovano i melomani parmigiani per ascoltare le arie verdiane, per discutere dell’opera lirica e per bere un bicchiere di lambrusco. Si chiamano, ognuno con le proprie tradizioni: il Club dei 27 in via Farini, la Corale Verdi, Parma Lirica in Oltretorrente, Parma Musicale nel casino del Petitot.
Fate tappa anche all’Auditorium Niccolò Paganini, interessante monumento dell’archeologia industriale recuperato, nella vecchia fabbrica di produzione dello zucchero, da Renzo Piano.

E per finire vi consigliamo di visitare la Tomba di Niccolò Paganini  ed Ildebrando Pizzetti situate nello storico Cimitero della Villetta, a sud ovest dell’entrata principale.

L’itinerario musicale  prosegue con la visita dei Luoghi Verdiani costituiti da Teatri che hanno segnato la storia di questa città come Teatro Due, Teatro al Parco, Teatro Pezzani, Teatro del Tempo, Teatro Lenz, Teatro Europa, Fondazione Edison, Fondazione Teatro Regio, Fondazione Verdi Festival, la Fondazione e l’Orchestra Toscanini, spazi e protagonisti che esprimono la ricchezza culturale e teatrale di Parma.

E per il momento abbiamo concluso. Terminiamo aggiungendo che è grazie al contributo di un Hotel di Parma se abbiamo potuto scrivere questo articolo. Speriamo sia  utile e di vostro gradimento nel caso vogliate visitare Parma. L’albergo situato in centro a Parma propone online sul sito soluzioni, tariffe e pacchetti ad un prezzo davvero speciale.

Se volete saperne di più cliccate qui!

Grazie e buona permanenza a Parma!